Visualizza articoli per tag: 2017

Martedì, 13 Giugno 2017 15:25

La Scuola e le Arti: incontro con il Teatro

Proseguono, con il secondo appuntamento in calendario, gli incontri de "La Scuola e le Arti", un percorso che mira ad istruire i fanciulli ed a sensibilizzare gli adulti alla necessità fisiologica dell'arte, affinchè possa divenire una delle più importanti risorse economiche, sociali e culturali del territorio.

Si svolgerà, infatti, giovedì 15 giugno 2017 con inizio alle ore 20:00 presso l'Auditorium Domenico M. Piro, l'evento che vede protagonisti bambini e ragazzi del Laboratorio Teatrale del Piccolo Atelier della Scuola Agazzi, diretto da Maria Grazia Teramo.

In particolare, sono ben 3 gli spettacoli in programma.

Apre la serata: LA BATTAGLIA DEI COLORI di Maria Grazia Teramo

Allievi della sezione Baby (4-7 anni): Cristina Barbuto, Chiara Ceravolo, Eduard Franzè, Annapaola Grillo, Giovanna Lo Schiavo, Alessandro Mancuso, Domenico Mandaradoni, Elena Marrella, Nicola Paglianiti, Elisabetta Pugliese, Valentina Rubino, Raffaele Sposaro, Antonio Suriani, Stella Teti.

La battaglia dei colori racconta con leggera ilarità, la storia di una vecchia scatola di matite. Queste ultime, stufe, non fanno altro che litigare. Riuscirà la loro padrona a fargli fare la pace?

A seguire: IQBAL di Maria Grazia Piersante
Allievi della sezione Kids (7-10 anni): Martina Arena, Alessia Barbuto, Wanda Cosentino, Diletta Durante, Margherita Ferraro, Sabrina Florio, Manuela Ielo, Alessandro La Fortuna, Andrea La Fortuna, Ambra Lo Bianco, Gloria Modafferi, Cecilia Pronestì, Noemi Turetta.

Iqbal, tratto da una storia vera, racconta la tragica e coraggiosa vicenda di Iqbal Masih, bambino pakistano che all'età di soli 10 anni si è ribellato, alla mafia dei tappeti che, in Pakistan, così come in altri paesi limitrofi, costringe a lavorare disumanamente milioni di bambini.

Chiude la serata: GLI UCCELLI liberamente ispirato ad Aristofane, adattamento: Francesco Aiello, Francesca Gariano, Graziella Spadafora.
Allievi della sezione Young (oltre 10 anni): Velia Ferrazzo, Sara Florio, Riccardo Florio, Giorgia Ielo, Fatima Malara, Giorgia Russo, Lorenza Sgrò, Andrea Vacatello.

Evelpide e Pistetero sono due disperati viandanti in fuga da Vibo Valentia, alla ricerca di una città dei sogni. L'unica città dei sogni possibile per i eroi si trova in cielo. Ma il cielo è il regno degli uccelli e dei santi e non sarà facile, per loro, accettare degli uomini al loro cospetto.

 

Locandina
Locandina
Pubblicato in Passati

Al fine di consentire un'ottimale partecipazione al Concerto di gala che si svolgerà domenica 7 maggio 2017 presso l'Auditorium del Sistema Bibliotecario Vibonese di Palazzo Santa Chiara con inizio alle ore 18.30, pubblichiamo i testi integrali dei pezzi previsti nel programma di sala:

"Note d'amore, lagrime e follia.

Consonanze stravaganti

nel barocco italiano"

 

Alessandra Borin soprano

 

Salvatore Pronestì clavicembalo

 

Clicca qui per scaricare il file

 

Benedetto Ferrari

(Reggio nell'Emilia, 1597 - Modena, 1681)

Amanti io vi so dire

da Musiche e poesie varie a voce sola libro III, 1641

 

Amanti io vi so dire

ch'è meglio assai fuggire

bella donna vezzosa

o sia cruda o pietosa

ad ogni modo e via

il morir per amor è una pazzia

Credete a costui

che per prova può dir

io vidi io fui

se credere no’l volete

lasciate star che poco importa a me

seguitate ad amar

ad ogni modo chi dé rompersi il collo

non accade che schivi ad erta o fondo

che per proverbio sentii sempre dire

dal destinato non si può fuggire

Donna, so chi tu sei

amor so i fatti miei

non tresco più con voi

alla larga ambo i duoi

s'ognun fosse com'io

saria un balordo amor

e non un... dio!

 

 Claudio Monteverdi

(Cremona, 1567 - Venezia, 1643)

Si dolce il tormento

Quarto Scherzo delle ariose vaghezze, 1624

 

Sì dolce è il tormento che in seno mi sta

Ch'io vivo contento per cruda beltà.

Nel ciel di bellezza s'accreschi fierezza

Et manchi pietà che sempre qual scoglio

All'onda d'orgoglio mia fede sarà.

La speme fallace rivolgami il piè

Diletto né pace non scendano a me.

E l'empia ch'adoro mi nieghi ristoro

Di buona mercè: tra doglia infinita

Tra speme tradita vivrà la mia fè.

Per foco e per gelo riposo non ho

Nel porto del Cielo riposo haverò.

Se colpo mortale con rigido strale

Il cor m'impiagò cangiando mia sorte

Col dardo di morte il cor sanerò.

Se fiamma d'amore già mai non sentì

Quel rigido core ch'il cor mi rapì.

Se nega pietate la cruda beltate

Che l'alma invaghì ben fia che dolente

Pentita e languente sospirami un dì.

 

 Barbara Strozzi

(Venezia, 1619 - Padova, 1677)

Lagrime mie

da Diporti di Euterpe overo

Cantate et Ariette a voce sola Opera settima, 1659

 

Lagrime mie, a che vi trattenete?

Perché non isfogate il fier dolore

che mi toglie ‘l respiro e opprime il core?

Lidia che tant’ adoro,

per un guardo pietoso, ahi mi donò,

il paterno rigor l’imprigionò.

Tra due mura rinchiusa sta la bella innocente,

dove giunger non può raggio di sole

e quel che più  mi duole

ed accresce al mio mal tormenti e pene,

è che per mia cagione provi male il mio bene.

E voi lumi dolenti, non piangete,

lagrime mie, a che vi trattenete?

Lidia ahimè, veggo mancarmi,

l’idol mio che tanto adoro,

sta colei tra duri marmi per cui spiro eppur non moro.

Se la morte m’è gradita,

or che son privo di speme,

dhe toglietemi la vita (ve ne prego) aspre mie pene.

Ma ben m’accorgo che per tormentarmi maggiormente

la sorte mi niega anco la morte.

Se dunque è vero, o Dio che sol del pianto mio

il rio destino ha sete,

lagrime mie, a che vi trattenete?

 

 Pietro Antonio Giramo

(Napoli ante 1619 - post 1630)

La pazza di Napoli

da Il pazzo, la pazza e l’hospitale degli infermi d’amore, 1630

 

RIT: Chi non mi conosce

Dirà che la mia

Sia vera pazzia

Che lieta mi fa.

Ma tutto è furore,

Effetto d’amore

Ch’al core mi sta.

Hor sia come dite,

Una pazza sentite!

Vorrei verseggiare:

„O cielo, o terra, o mare!”

No, no vorrei cantare:

„La sol fa mi fa re.”

Ma ferma, che’l canto

Ritorna in pianto.

Non te’ I diss’io?

Sospira il cor mio.

Chi non mi conosce…

 

Tal volta amor fiero

Mi lega la lingua,

E muta mi fa.

Già sento mancare

La voce e parlare

Non posso più no.

Ma poi con furore

Vorrei gridare

Burlare, saltare,

Mostrare la gioia

Ch’al core mi sta.

Tal volta mi burlo

di chi m’ha ferito,

e cosi gli dic’io:

„Signor Cavalliere,

con piume alle spalle,

voi fate il smargiasso,

co’strali e carcasso

ma gli occhi ai bendati,

co’i panni stracchiati,

ah ah ah Signor Cavalliere”

Chi non mi conosce…

 

Amor, sempr’ho da stridere?

Il cor sarà quai fu?

No, no ch’io voglio ridere,

Fa poi quel che vuioi tu.

Voglio cantare a la Napoletana,

E n’auto poco a la Calavresella:

„Forze facesse la fortuna cana

Fare pietosa chella faccia bella,

Non siente, no.

Si ca se squagghia st’arma com’anzunza,

E mi sento abbrucio li fecatilli,

Stu cori si sminulla comm’a trunza,

Amuri sùl’e’ causa sé stu mali.„

Misera e che vaneggio?

Como snodo la lingua

In rozzi accenti!

Per questo pazza mi chiaman le genti,

come gira il pienser fra mille ruote,

com’ apro ahimé la bocca in basse note.

Chi non mi conosce…

 

O dotti medici, fate un collegio

Di me. Chi sa

Se virtù trovasi

D’erba che movasi

Di me a pieta?

La mente smania,

La lingua svaria,

Gl’occhi non dormono,

I membri ho languidi,

E gran dolore

lo sento al core

Zi’, Zi’ date la voce.

O là, chi passa? Amore!

Ah, traditore, prendetelo, ligatelo!

Ponetelo in prigione

Entr’il mio core!

Ah, se’n fuggi!

Le finestre del core

Non bien serrai.

Dagl’occhi s’en volo.

 

Sia maledetto Amore

Maledette qu’ell ore

ch’io viddi il mio desio,

Maledetto il cor mio

Chi ama e lo disprezza,

Maledetta l’asprezza

D’huomo cosi crudele!

E tu, lingua infedele,

E tu, lingua arrogante,

Com’hai cotanto ardire

Il mio ben maledire?

Vorrei tagliarti a pezzi,

Già ch’el mio ben disprezzi.

RIT: Chi non mi conosce…

 

Ballate, o miei pensieri,

Ch’io sonero,

Fate vil prego, il ballo del fedele,

Che tal qual sempre fui

Tal esser so,

No, no, fate più presto il ballo di follia,

Che cosi folle è ancor la mente mia.

Prendetela per mano

Horsù, inchinandovi

prima all’idol mio.

Fa, la la la la,

Girate colla mente intorno,

fa, la la la la,

Quel pensier salta troppo!

Non saltar, o piensero,

Non vedi il tuo gran male,

Ch’a cader fa chi tropo in alto sale?

Fa, la la la la.

Non posso più sonare.

La corda della speme è troppo falsa,

E quella del desio,

Volsi accordarla,

E essa è rotta

Per troppo tirarla.

 

 Alessandro Stradella

(Nepi, 1639 - Genova, 1682)

Si salvi chi può

dal manoscritto G.208  XII cantate di Alessandro Stradella

conservato presso la Biblioteca Estense di Modena

 

Si salvi chi può.

Vacillan le sfere sta il ciel per cadere

ed pondo d’un mondo più regger non so.

Si salvi chi può.

Da vertigine incessante l’orbe oppresso a cader và.

E nell’ira fluttuante del suo mal fabro si fa.

Più non tingon le murici di ch’imperai regimanti

ma dal sangue d’infelice prendon gl’ostri oggi i lor vanti.

Di Bacco il veleno di Marte furore

infetta ogni seno inebria ogni core.

Non basta un mondo intero

da tantali regnanti satollar l’avidità d’impero

ogni Giove terreno per vaga seda si trasforma in bruto

vien l’honor prostituito va Minerva perduta Astrea più non si trova

ne d’alcuna virtù s’ode più nova.

Chi mai sosterà un mondo cadente

se colpa nocente nel seno annidò.

Si salvi chi può.

Se il Mauritano Atlate di sottopor già stanco

a gl’humani deliri il debol fianco

minaccia con sottrarsi a un tanto pondo

la caduta d’un mondo.

Hor qual sarà l’Alcide che sottennia l’incargo

Io no non lo so.

Si salvi chi può.

 

 Antonia Padoani Bembo

(Venezia, 1640 - Parigi, 1720)

Passan veloci l’hore

Cantata per soprano e basso continuo

 

Passan veloci l’hore

e pur quella non v’è         

che mi discopra haimè

del bell’ idolo mio.

l’almo splendore.

Dura pena è l’aspettar

quel diletto che non giunge

Mel figuro in vaneggiar

da vicino all’hor che sorge.

O sciocca vanità

di chi ha trafitto il core

e cancellato il piè.

Passan veloci l’hore

e pur quella non v’è.

 

 Antonio Lucio Vivaldi

(Venezia 1678 - Vienna 1741)

Amor hai vinto RV683

 

RECITATIVO

Amor hai vinto, ecco il mio seno dal tuo bel stral trafitto.

Or chi sostiene l’ama mia dal dolore abbandonata?

Gelido in ogni vena, scorrer mi sento il sangue

e sol mi serba in vita, affanni e pene.

Mi palpita nel seno con nuove scosse il core,

Clori crudel, e quanto ha da durar

Quest’aspro tuo rigore?

 

ARIA

Passo di pena in pena

Come la navicella che in questa

e in quell’altr’onda urtando va.

Il ciel tuona e balena,

il mar tutto è in tempesta,

porto non vede o sponda

ove approdar non sa.

 

RECITATIVO

 In qual strano e confuso vortice di pensieri la mia mente s’aggira?

Ora è in calma or delira e dove ancor si fermi non risolve.

Or’in sasso or’in polve vorria cangiarsi.

Oh Dio! Ma di che mai? Ma di che ti quereli, cor incredulo infido?

Di che ti lagni, ohimé? Forse non sai che nel seno di Clori, hai porto, hai lido?

 

ARIA

Se a me rivolge il ciglio, l’amato mio tesoro,

non sento più martoro,

ma torno a respirar!

Non teme più periglio, non sente affanno e pena

l’alma, e si rasserena come la calma in mar.

 

 {gallery slider=boxplus.carousel}La_scuola_e_le_arti/Incontro_con_la_musica{/gallery}

Locandina e brochure dell'evento

 


 

Pubblicato in Passati
Etichettato sotto
Giovedì, 27 Aprile 2017 07:37

La Scuola e le Arti: incontro con la Musica

Si svolgerà domenica 7 maggio 2017 il primo degli eventi ideati dalla Scuola Agazzi nell'ambito delle iniziative "La Scuola e le Arti".

Non potevamo non iniziare il percorso intrapreso senza dedicare il primo appuntamento alla musica e senza rendere omaggio a Greta Medini, ex alunna e straordinaria violinista, tragicamente scomparsa a dicembre 2016: interpretando il messaggio che ha voluto trasmettere con il suo gesto, abbiamo dato avvio, infatti, ad una nuova modalità di offerta culturale in giornate a tema attraverso spettacoli e concerti, tavole rotonde e spunti di riflessione volti ad istruire i fanciulli ed a sensibilizzare gli adulti alla necessità fisiologica dell'arte, affinchè possa divenire una delle più importanti risorse economiche, sociali e culturali del territorio.

Il programma è molto articolato e prevede, come definito negli obiettivi e finalità del percorso, meeting, spettacoli, confronti e riflessioni sull'arte musicale.

Presentazione e moderazione degli spunti di riflessione a cura di Maurizio Bonanno, giornalista professionista e sociologo vibonese.

 

"Come dipingere i sentimenti con la musica"

Spettacolo teatrale con tavola rotonda

Intervengono:

 

Alessandra Borin soprano

 

Salvatore Pronestì clavicembalo

     
 

Carmela Celestino pianoforte

 

Francesco Bertuccio clarinetto

 

Auditorium "Domenico M. Piro"

SCUOLA AGAZZI

ore 10.30 - 12.30

 

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

 

"Note d'amore, lagrime e follia.

Consonanze stravaganti

nel barocco italiano"

Concerto di gala

 

Alessandra Borin soprano

 

Salvatore Pronestì clavicembalo

 

Auditorium del Sistema Bibliotecario Vibonese

presso Palazzo Santa Chiara

ore 18.30

{gallery slider=boxplus.carousel}La_scuola_e_le_arti/Incontro_con_la_musica{/gallery}

Locandina e brochure dell'evento

 

Al fine di facilitare l'ascolto, martedì 2 maggio pubblicheremo i testi integrali dei pezzi eseguiti nel concerto di gala.

 

Pubblicato in Passati
Etichettato sotto

Siamo lieti di annunciare l'attiva partecipazione degli alunni del Laboratorio Teatrale della Scuola Agazzi, diretti da Maria Grazia Teramo, all'evento di lunedì 20 novembre 2017 "Tutti uguali, Nessuno Escluso" organizzato dall'Istituto Comprensivo di Tropea "Don Francesco Mottola" diretto dal Dirigente Scolastico d.ssa Tiziana Furlano e dal Club per l'UNESCO di Tropea presieduto dal dott. Giuseppe Maria Romano.

Gli alunni, nel giorno in cui viene celebrata la "Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza" porteranno in scena “Iqbal”, un copione di Maria Grazia Piersante che approfondisce la vicenda legata a Iqbal Masih, bambino pakistano che all'età di soli 10 anni si è ribellato, alla mafia dei tappeti che, in Pakistan, così come in altri paesi limitrofi, costringe a lavorare disumanamente milioni di bambini; Iqbal diventò un sindacalista, ma all'età di appena 13 anni fu ucciso dalla stessa mafia dei tappeti.

 

Pubblicato in Passati

La Scuola Agazzi partecipa all'iniziativa della Delegazione di Vibo Valentia di Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con il Comitato "Uniti come una Pigna" attraverso la distribuzione dei biglietti per una Lotteria di beneficenza (costo biglietto singolo € 2,00), il cui ricavato sarà utilizzato per finanziare la ricerca su cure e diagnosi delle patologie oncologiche.

L'attiva partecipazione della scuola, ci consentirà di ricevere un defibrillatore ed un corso di formazione sul primo soccorso da parte della Società Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza.

Confidiamo, dunque, nella consueta volontà collaborativa da parte di tutte le famiglie.

 

Locandina Lotteria di beneficenza
Locandina Lotteria di beneficenza
Pubblicato in In evidenza
Lunedì, 19 Giugno 2017 07:47

Spettacolo teatrale 15 giugno 2017

Giovedì 15 giugno 2017, si è svolto il secondo incontro con le arti, previsto nel progetto “La scuola e le arti”, organizzato dalla Scuola Agazzi.

La scuola primaria vibonese, giunta al suo quarantacinquesimo anno d'attività, si è sempre distinta per il suo metodo alternativo di insegnamento, un metodo che coinvolge spesso e volentieri attività trascurate dai programmi ministeriali, inserendoli con merito all'interno dell'offerta formativa.

È stato il Teatro il protagonista della seconda serata dedicata alle arti. L'arte teatrale è, infatti, un perno ormai imprescindibile all'interno dell'offerta formativa della scuola. E sono stati proprio gli allievi dei tre corsi di Teatro della Scuola Agazzi ad animare una serata ricca di gioia, risate ed emozioni di ogni tipo.

Ad aprire i piccolissimi allievi del corso Baby: Cristina Barbuto, Chiara Ceravolo, Eduard Franzè, Annapaola Grillo, Giovanna Lo Schiavo, Alessandro Mancuso, Domenico Mandaradoni, Elena Marrella, Nicola Paglianiti, Elisabetta Pugliese, Valentina Rubino, Antonio Suriani e Stella Teti, protagonisti di un piccolo sipario dal titolo “La battaglia dei colori”, un testo che, con leggera ilarità, racconta la storia di una vecchia scatola di matite, abbandonate ormai da tempo dal loro padroncino. Le matite, ormai stufe della loro situazione, non fanno altro che litigare. Sarà l'esigenza di disegnare un arcobaleno a restituire la pace alle piccole matite.

A seguire gli allievi del corso Kids, protagonisti già l'anno scorso a Grosseto con “Abbasso la mafia” di Maria Grazia Teramo e Francesco Carchidi, spettacolo vincitore del Premio Giorgio Gaber, sezione scuole elementari. Martina Arena, Alessia Barbuto, Wanda Cosentino, Diletta Durante, Margherita Ferraro, Sabrina Florio, Manuela Ielo, Alessandro La Fortuna, Andrea La Fortuna, Ambra Lo Bianco, Gloria Modafferi, Alice Primavera, Cecilia Pronestì e Noemi Turetta hanno portato in scena “Iqbal”, un copione di Maria Grazia Piersante che approfondisce la vicenda legata a Iqbal Masih, bambino pakistano che all'età di soli 10 anni si è ribellato, alla mafia dei tappeti che, in Pakistan, così come in altri paesi limitrofi, costringe a lavorare disumanamente milioni di bambini. Iqbal diventò un sindacalista, ma all'età di appena 13 anni fu ucciso dalla stessa mafia dei tappeti.

A chiudere la serata il neonato corso Young, che ospita ragazzi esterni alla scuola, frequentanti le scuole medie e superiori. Velia Ferrazzo, Sara Florio, Riccardo Florio, Giorgia Ielo, Fatima Malara, Giorgia Russo, Lorenza Sgrò e Andrea Vacatello, hanno portato in scena “Gli Uccelli” di Aristofane, in una rivisitazione di Francesco Aiello, Francesca Gariano e Graziella Spadafora. Qui, i protagonisti Evelpide e Pistetero si ritrovano ad abitare nel mondo contemporaneo. Stanchi di tutte le ingiustizie dei loro tempi, chiedono ai santi se sia possibile fondare una città nel cielo. La città dei sogni Nubicuculia, però, non restituisce la pace al mondo, raggiungibile solo attraverso l'amore.

Anche quest'anno (per il quarto anno di fila) è stata Maria Grazia Teramo, in compagnia del suo collaboratore Francesco Carchidi, a tenere il laboratorio teatrale. Il suo metodo si propone di utilizzare il Teatro nella sua forma più alta: quella terapeutica. In una società in cui è facile perdere di vista alcune esigenze primarie umane, il Teatro può fornire quell'intimo rapporto con i sensi, allontanando le barriere del giudizio. “Cosa posso fare per rendere questo mondo migliore?”, le ultime parole dello spettacolo che rappresentano un auspicio importante: insegnando le arti ai bambini, un mondo migliore è realmente possibile.

 

Gallery fotografica LA BATTAGLIA DEI COLORI

 

Gallery fotografica IQBAL

Gallery fotografica GLI UCCELLI

Gallery fotografica SALUTI FINALI

Pubblicato in Piccolo Atelier
Martedì, 06 Giugno 2017 18:13

CENTRO ESTIVO 2017

Sono aperte le iscrizioni al CENTRO ESTIVO 2017 organizzato dalla Scuola Agazzi: dal 26 giugno al 28 luglio, dalle ore 8:00 alle ore 16:00 con giochi, animazione e tanto divertimento e con l'immancabile piscina (dal 26/06 condizioni meteo permettendo) che è ormai l'appuntamento fisso per tutti i bambini.

Giochi di conoscenza e aggregazione; Attività motorie e sportive: giochi a squadre, gare individuali e tornei di minibasket e pallavolo, corsa con i sacchi, tornei di ping pong, caccia al tesoro, tiro alla fune; Laboratori di attività didattico-creative: art-attack, cucina, cucito e giardinaggio; uscite didattiche sul territorio; Pranzo.

A breve sarà disponibile il calendario settimanale delle attività.

Prezzi e condizioni diponibili sulla Bacheca della Scuola Agazzi o presso la Direzione.

 

Centro Estivo 2016
Centro Estivo 2017
Pubblicato in Il Centro Estivo
Etichettato sotto
Venerdì, 21 Aprile 2017 07:42

La Scuola Agazzi incontra le Arti

"La Scuola e le Arti" è un percorso che, a partire dal 7 maggio con l'evento "Incontro con la musica", mira ad istruire i fanciulli ed a sensibilizzare gli adulti alla necessità fisiologica dell'arte, affinchè possa divenire una delle più importanti risorse economiche, sociali e culturali del territorio.

 Le arti sono una opportunità per l'uomo nel quotidiano, aiutano ad affrontare la vita, ad aprire la mente, educano al bello, all'armonia ed all'equilibrio; agiscono sulla parte più intima dell'uomo per aiutarlo a scoprire il suo lato "divino".

Lo spazio da dedicare all'arte nel quotidiano deve essere prerogativa di una società evoluta: arte non è, e non deve essere, perdere tempo. Nutrire il corpo vale quanto nutrire lo spirito!

Non si può, dunque, prescindere dalla nostra duplice essenza materiale e spirituale... L'arte serve proprio a ricordarci tutto questo.

E per fare ciò, risulta fondamentale anche sottolineare e valorizzare il ruolo professionale di coloro che di arte hanno scelto di farne una ragione vita fatta di continuo studio, di sacrifici, di rinunce e nella maggior parte dei casi senza che vi sia un giusto riconoscimento.

Ci facciamo, allora, promotori di un'idea che propone una nuova modalità di offerta culturale in giornate a tema attraverso spettacoli e concerti, tavole rotonde e spunti di riflessione soprattutto grazie all'importante contributo degli ex alunni della Scuola Agazzi che si riconoscono nei valori e negli insegnamenti appresi nella nostra scuola.

Le 7 arti liberali
Le 7 arti liberali
Pubblicato in In evidenza
Etichettato sotto

Su invito del Dipartimento Educazione del Museo Saatchi Gallery di Londra, le creazioni artistiche realizzate dai nostri alunni parteciperanno al Concorso Saatchi Gallery Art Prize, un concorso internazionale riservato alle scuole primarie che mira a sostenere e incoraggiare giovani artisti ancora agli arbori, fornendogli una piattaforma per mostrare i loro lavori e aiutandoli ad acquisire la sicurezza necessaria per considerare una carriera nel campo artistico.

E' possibile visionare le realizzazioni che abbiamo selezionato ed inviato al link http://www.saatchigallery.com/schools/prize/2017/artist.php?id=1493

Ovviamente, qualunque sia l'esito finale, poco importa: noi ed i nostri alunni siamo onorati di essere stati selezionati; noi abbiamo già vinto partecipando!

Pubblicato in In evidenza
Etichettato sotto
Torna all'inizio del contenuto